Gran Bretagna: i misteri del dottor Morte, prigioniero nella cella di vetro
La Repubblica, 24 luglio 2002
LONDRA - La cella del dottor Harold Shipman è trasparente, come quella del dottor Hannibal Lecter, il serial killer del "Silenzio degli innocenti": tre mura di mattoni e una - quella che dà sul corridoio - tutta in plexiglass. Gli altri 600 detenuti ne stanno alla larga e la chiamano "la vasca dei pesci": serve ad evitare che il pesce più pescecane del carcere si prenda la soddisfazione di suicidarsi. E' una vasca, ma non consente di "nuotare" con il corpo o con la mente: quattro metri per uno e mezzo, mobili di cartone e senza spigoli, pasti serviti su vaschette di plastica molle. Secondini piazzati di fronte 24 ore su 24. Luci sempre accese.
In questo minuscolo acquario dell'orrore, nella prigione di massima sicurezza di Frankland, Shipman - il medico-serial killer che ha ucciso almeno 215 pazienti senza un perchè - viene spiato giorno e notte. A spiarlo è tutta la Gran Bretagna, una nazione dove non ci si arrende facilmente all'esistenza del mistero e dell'inspiegabile. Prima di metabolizzarlo nei ricordi di cronaca, gli inglesi vogliono strappare il suo segreto: qual era il movente? Perchè l'ha fatto? Il dottor Shipman, l'Hannibal di provincia che ha cannabilizzato la storia del crimine con un numero record di omicidi, dentro la sua vasca dei pesci si rifiuta di rispondere. Il gioco mentale che sta giocando è complesso. Tutti, polizia, giornalisti, parenti delle vittime, vorrebbero trovargli un'etichetta, una qualsiasi, piazzarla sul plexiglass della sua cella e chiudere la vicenda. "Folle". Oppure: "L'ha fatto per arricchirsi". O magari: "Abusava sessualmente delle pazienti". O anche: "Sotto il camice da tranquillo medico di mezza età si nascondeva un tossicodipendente, che abusava di potenti droghe".
Tutte sottili, trasparenti fette di verità. Documentate con precisione non contestabile dalla pubblica accusa. Ma nessuna è così dominante da giustificare la verità completa, cioè l'incredibile numero di finti certificati medici di "morte per vecchiaia" accumulati dietro il banco di una rispettabile vita da medico di famiglia. Shipman ha falsificato un testamento, è vero. Ma non si è arricchito. In gioventù ha avuto problemi di droga, è vero. Ma probabilmente li aveva superati. Ha tentato di abusare di una paziente giovane e carina, dice il pubblico ministero: ma la stragrande magigoranza delle sue vittime erano anziane signore che non sono state violentate. Aveva un certo risentimento nei confronti delle donne anziane: ma il risentimento raramente si trasforma in omicidi di massa.
Allora, perchè? Forse resterà un mistero, nascosto dietro un vetro. A Londra qualcuno dice che Jeremy Bentham, giurista e filosofo padre della teoria dell'utilitarismo, osserva soddisfatto da dietro la sua Auto-Icon, cioè il proprio cadavere, imbalsamato, rivestito con l'abito accademico e messo sotto vetro, donato all'università di Londra alla sua morte, nel 1832. Bentham aveva una passione per la trasparenza. Aveva teorizzato una prigione perfetta, tutta di vetro, dove i detenuti erano sorvegliati da un solo secondino, che stava al centro e che li poteva vedere senza essere visto. La prigione si chiamava Panopticon e Caterina di Russia la stava adottando come modello per le carceri zariste.
Bentham non proponeva il Panopticon solo per sorvegliare i criminali, ma anche per toglier loro spazi privati. Per imprigionare la loro anima, come avrebbe suggerito più tardi Michel Foucault: l'alternativa moderna a punire il corpo. Le moderne prigioni di sua maestà hanno ascoltato il consiglio di Bentham e di Foucault. Anche se non riusciranno a strappargli il perchè - ammesso che un perchè esista - hanno sottoposto Shipman a una punizione non prevista dai codici penali: finchè vivrà, non avrà un momento di intimità. E' una partita difficile, che si gioca si una schacchiera immaginaria. Come tanti grandi criminali prima di lui, il dottore della cittadina di Hyde mostra di avere una mente complessa. Negli ultimi mesi ha tradotto tutti i libri di Harry Potter in lingua Braille, la lingua dei non vedenti. Forse un messaggio: Shipman, 57 anni, vuole comunicare al mondo che la sua intelligenza è superiore alla media. E che per vedere dentro la sua mente c'è bisogno di un interprete. Di un codice, che lui possiede e noi no.
Sembra quasi uno scacco matto. Come si può rispondere? Qualcuno vorrebbe vendicarsi sulla moglie di Shipman, la tranquilla e modesta Primrose, 55 anni. Lavorava anche lui nell'ambulatorio. Dice di non essersi mai accorta di nulla. Crede tuttora nell'innocenza del marito. A Hyde in molti vorrebbero farle del male: lui è nella vasca dei pesci, ma lei no. La polizia ha dovuto trovarle un'altra vasca, di mattoni: un cottage molto isolato in una zona lontana da Hyde. Anche la gabbia di Primrose Shipman è sorvegliata notte e giorno, per evitare che un parente delle vittime le faccia pagare la sua fedeltà al marito. Lui, intanto, continua a negare. Ha scritto delle lettere. Sostengono l'insostenibile. Per esempio che una certa vittima, una signora di 87 anni, è morta perchè di nascosto si drogava: vittima di un'overdose. La siringa, in realtà, l'aveva manovrata lui. E' un modo per continuare a uccidere. Perfino in prigione il dottor Hannibal-Harold continua a far vittime. Due anni fa due fratelli guardie carcerarie non hanno retto psicologicamente e hanno ottenuto un congedo speciale: hanno scoperto che anche la loro madre è tra le sue vittime. Pensavano che fosse "morta di vecchiaia". E' stata invece brutalmente assassinata con la solita iniezione. Senza un perchè.