Talk of the Devil
Parola del diavolo.

Corriere della Sera
24 luglio 2002
IL LIBRO DEL GIORNO
C'era una volta un dittatore
di Davide Frattini
«Dio mi ha assolto. Anche il popolo del Centrafrica mi ha assolto. Ora non devo più niente a nessuno. Né a Dio né al popolo». «Sono sopravvissuto a diversi attentati. E a molti progetti di attentato. Hanno cercato di uccidermi a scuola, da ragazzino, ammazzando le guardie del corpo. Ma oggi sono qui». «I giornali hanno già emesso la loro sentenza, ma a chi se ne sta comodamente seduto in pantofole pensando di poter giudicare il passato, ricordo che le circostanze storiche non le avevo decise io. Ho avuto solo l'ingrato compito di scegliere il minore dei mali». «Mi fanno passare per un killer. Ma io ero un politico. Avevo degli ideali. Se sono colpevole io, lo è un'intera generazione. Sono il capro espiatorio della Ddr. Chiunque al mio posto avrebbe fatto lo stesso». «Dove vuole che vada? Mi riconoscerebbero dovunque. Dopotutto io sono Menghistu». Parole del Diavolo. O delle sue diverse incarnazioni. Dittatori, generali, leader politici che hanno impersonato un capitolo oscuro di storia.

Accusati di essere cannibali, spietati, sanguinari, perversi, immorali. Che cosa passa nella mente di Idi Amin Dada, Jean-Bédel Bokassa, Jean-Claude «Baby Doc» Duvalier, Slobodan e Mira Milosevic? Che cosa si raccontano ora che hanno perduto tutto? Che cosa raccontano ai figli o ai nipoti? Le loro parole raccolte da Riccardo Orizio nelle prigioni di Tirana, negli esili in Arabia Saudita o a Parigi, tra i palazzi di Belgrado cercano prima di tutto giustificazioni. Non difese che in qualche modo riconoscano il male compiuto, ma addebiti ad altri imputati, difficili da incastrare, impossibili da condannare: la catena degli eventi, le pressioni internazionali, il destino. Molti dei tiranni ritratti in questo libro almeno non hanno il conforto del denaro o dell'immunità. Sono caduti in disgrazia, ma neppure la malasorte aiuta gli esami di coscienza. Non si sentono sconfitti, non sono loro i vinti, ogni giorno si preparano a tornare. Come dice per tutti l'ex generale, dalla prigione dov'è finito dopo esser stato il padrone di Panama: «Dio, il grande creatore dell'universo, che scrive dritto anche se a volte per farlo usa righe storte, non ha ancora finito l'ultimo capitolo su Manuel A. Noriega.